L’AVVENTURA DI UNA FAMIGLIA ITALIANA. MANI ROBUSTE E SPIRITO RAFFINATO

“Nino! Nino!!” Si girarono tutti. Nello spiazzo un uomo alto ed esile si trascinava, sporco e così affaticato che sembrò impossibile sentirlo gridare tanto energicamente. Con gli occhi in lacrime ripercorse la strada dove era nato. Si affacciò nel cortile di casa in via Tintori e la persona che gli corse in contro per prima fu proprio suo fratello, Giovanni. Si tennero stretti a lungo, in apnea muta e col cuore gonfio. Poi, rientrato in casa dopo tanto tempo, Angelo dormì per due giorni filati.

LA GENERAZIONE CHE COSTRUISCE

Appena tornato dall’Africa in guerra, Angelo Resnati riprese a vivere lavorando al fianco di Nino (Giovanni) che aveva imparato a modellare il cuoio presso la storica azienda Franzi, famosa per il cuoio impiegato per confezionare accessori ed altri elementi nei settori automobilistico e del design di lusso. Così riuniti e ispirati dal fermento artistico ed imprenditoriale che si era sviluppato nel Nord Italia, All’inizio del 1937 costituirono insieme l’impresa artigianale Fratelli Resnati. In pochi anni il nome Resnati divenne noto fra Milano e la Brianza più produttiva. Fu anche attraverso il generoso impegno nell’accogliere ed allevare molti giovani apprendisti (in dialetto “pinéla”) che il loro stile si tramandò nel tempo e l’impresa superò gli anni bui del fascismo e dei conflitti mondiali.

LA GENERAZIONE CHE LOTTA

Nei rivoluzionari anni ’70 il nonno Nino ci lasciò ed Angelo, con mio padre Sergio e suo fratello Piero inaugurarono la seconda fase generazionale “Resnati Angelo e Figli” che stimolò le relazioni commerciali come terzisti, ma anche con una identità creativa di proprietà. Nel 1981 Piero e Sergio rinominarono l’azienda Valigeria Resnati, caratterizzando meglio il brand ed il settore di riferimento.

L’evoluzione dei mercati internazionali competitivi e l’impiego in larga scala di materiali nuovi per il settore, come nylon e skai, impongono nuove sfide per le attività artigianali e le PMI Italiane.

Mentre Piero e Sergio, con competenza tecnica e grande flessibilità, riescono a riposizionare la loro produzione artigianale, non più sostenibile, in fascia alta, l’arte manuale del pellettiere viene riconosciuta come patrimonio artistico da conservare e tramandare. La Valigeria monzese supera così la crisi economica come partner d’eccellenza per famosi brand di lusso nei settori del design e della moda.

LA GENERAZIONE CHE ESPLORA IL FUTURO

‘Non ricordo un solo giorno in cui tornato a casa da scuola, passando per la corte dei Tintori, non abbia desiderato di varcare la porticina verde di legno del laboratorio per sentirne i suoni e gli odori. Osservavo l’attesa delle pelli, tinte da eleganti nuance, sdraiate e a penzoloni sui tavoli. Quelle pelli a cui mio padre e mio zio restituivano ogni giorno nuova vita e nuove forme. La gestualità delle varie fasi del lavoro è entrata in me, senza che me ne accorgessi. Avrei potuto tagliare, cucire e rivoltare anche bendato. Quando ho aperto gli occhi e ho visto questa preziosa eredità, avevo 40 anni.
E ho sentito il desiderio di rivitalizzare l’attività della mia famiglia con un’idea nuova, al servizio di una delle nostre più grandi passioni. Dedicando gli stessi gesti sapienti allo stile ed alle esigenze di chi va in bici, come me. Ogni creazione Borse Bici Resnati è unica e irripetibile, come te.’

Alessandro Resnati